Produzione
Fasi di coltivazione, produzione e lavorazione dell’Olio di Oliva Niscia
Coltivazione e cure colturali
L’azienda opera in regime di Agricoltura Biologica dall’anno 1993 e pratica l’inerbimento permanente con incentivazione in campo delle specie erbacee spontanee. Le concimazioni sono prevalentemente a base di azoto organico biologico e mirano, essenzialmente, alla nutrizione del manto erboso.
Raccolta
È effettuata a mano con l’ausilio di pettini e teli. Inizia a metà settembre e finisce entro ottobre.
Le drupe, cadute sui teli, vengono trasportate subito al frantoio dove vengono molite entro sei ore.
Lavorazione
Previa rimozione di foglie e rametti, il lavaggio che precede la lavorazione vera e propria, avviene con lavatrice idropneumatica alimentata con acqua di rete proveniente dalle sorgenti calcaree del Comune di Comiso.
Molitura e Gramolazione
La molitura è effettuata da un frangitore a martelli con griglia controrotante. Quest’ultima, in funzione del grado di maturazione e varietà della drupe, è variata opportunamente.
La gramolazione avviene in gramole in acciaio inox a temperatura sempre inferiore ai 26° C.
Estrazione e Separazione
L’estrazione viene effettuata con centrifuga di ultima generazione programmata per una lavorazione a due fasi e mezzo. Tale tipolgia di estrazione prevede una piccola aggiunta di acqua che non supera i 26° C. La separazione è l’ultimo stadio del processo estrattivo. Avviene con separatore a scarico automatico sul quale sono effettuate le manovre di pulizia ogni ora di lavorazione.
Trattamenti al prodotto
Al fine di preservare, intatte, tutte le caratteristiche originarie del prodotto si è scelto di non filtrare l’olio, ma di eseguire solo dei travasi che, programmati in funzione della temperatura di stoccaggio, avvengono nei mesi di febbraio ed aprile. Tracce più dense non costituiscono un difetto.
Lo Stoccaggio
Avviene in un ambiente dotato di cisterne in acciaio inox di capacità compresa tra i 10 e i 15 Q. Il locale è climatizzato e la temperatura è mantenuta costantemente tra i 13° e i 15° C.
Le cisterne sono tutte collegate ad una centralina che inietta azoto a pressione controllata.